Confronto Cina Abruzzo sulla sostenibilità grazie ad Ance Chieti Pescara

L’incontro è stato promosso da ANCE Chieti Pescara, sfruttando il gemellaggio tra la città di Yancheng e il Comune di Chieti. Il convegno ha affrontato i potenziali punti in comune che si potranno sviluppare in futuro, sottolineando come le crisi commerciali globali e le sfide legate alla sostenibilità siano al centro di ogni dibattito internazionale.

Confronto Cina Abruzzo promosso da Ance Chieti Pescara

Confronto Cina Abruzzo promosso da Ance Chieti Pescara

L’incontro svoltosi ieri, 14 aprile, presso l’Hotel Parco Paglia ha visto alternarsi per i saluti istituzionali il Vicesindaco di Chieti Paolo De Cesare, Antonio D’Intino Presidente di ANCE Chieti Pescara, Marcello Mirolli Vicepresidente di ANCE Chieti Pescara e il Direttore di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico Luigi di Giosaffatte.

La presentazione dell’associazione ANCE è stata affidata a Fabio Sbaraglia, membro dello stesso consiglio direttivo, che ha tracciato un quadro storico dell’associazione sottolineando come, negli ultimi 10 anni, la redditività delle imprese associate sia stata molto più proficua rispetto alle aziende non iscritte. È emerso anche un altro dato significativo: le imprese storiche risultano più resilienti, solide e robuste, garantendo maggiore qualità rispetto alle concorrenti nate da poco.

Attualmente ANCE conta più di 1000 imprese associate. Nel 2024 ha dato lavoro ad oltre 6000 persone, generando più di 5 milioni di ore lavorate e circa 62 milioni di euro di salari.

Rigenerazione urbana ed economia circolare, gli esempi delle aziende Abruzzesi

Donald Balla, Presidente di ANCE giovani e dell’azienda B&B Costruzioni si è focalizzato sul tema della rigenerazione urbana per la trasformazione sostenibile del patrimonio immobiliare italiano. I dati parlano chiaro: il 74% degli edifici è stato costruito prima del 1970 e ad oggi risulta vetusto e inadeguato a soddisfare i bisogni dell’attuale società contemporanea. Inoltre, il Paese affronta attualmente una crisi abitativa dovuta alla carenza di alloggi disponibili.

A tal proposito, Balla ha illustrato uno dei progetti più recenti della sua impresa: The Place, realizzato a Pescara di fronte al Molino De Cecco. Si trattava di un’area industriale in disuso e degradata, di
9000 Metri quadrati. Dove, grazie ad una ricostruzione o meglio riconversione, sono sorti 2 torri di 45 metri di altezza con oltre 122 unità immobiliari, 7 locali commerciali, posti auto riservati, garage e un giardino pensile condominiale di 1000 metri quadrati. Un nuovo edificio dotato di massima
tecnologia, efficacia ed efficienza energetica centrando l’assoluta sostenibilità.

Tommaso Cericola, Vicepresidente del gruppo ANCE giovani e della Cericola Srl bonifiche
amianto e siti inquinanti
, ha invece relazionato sul tema dell’economia circolare. Ha portato ad esempio un progetto della sua azienda realizzato in provincia di Chieti: il recupero delle guaine e il riutilizzo per le
infrastrutture stradali.

Italia vs Cina (o meglio Europa vs Cina)

A concludere la giornata è stato l’intervento di Cristiano D’Ortenzio, amministratore unico di DRT OPERATIONS Srl ed esperto di energia e di rinnovabile. D’Ortenzio ha messo in evidenzia le differenze tra le politiche energetiche cinesi e quelle italiane. La Cina può contare su una strategia ventennale chiara e coerente, capace di attrarre investimenti esteri, sviluppare una filiera efficiente e puntare con decisione sulle rinnovabili. Al contrario, l’Europa – e l’Italia in particolare – soffre la frammentazione del settore energetico e la mancanza di una visione a lungo termine.

Secondo D’Ortenzio, la Cina riesce a sostenere anche idee innovative provenienti dall’Europa, grazie alla solidità del proprio sistema e alla capacità di produrre internamente tutto il necessario per la propria autonomia energetica.

Infine l’amministratore di DRT SOLUTIONS Srl, richiamato l’attenzione sulla spinta dell’Europa verso l’elettrico. Tuttavia, ha evidenziato come manchino ancora le infrastrutture adeguate: la produzione elettrica delle centrali entra in concorrenza con quella da fonti rinnovabili, penalizzando i cittadini. A questo si aggiunge l’aumento dei prezzi da parte di ENEL in un mercato che, invece, dovrebbe puntare all’autosufficienza.

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