Muore di SLA nel 2023, lasciando un’intera comunità in lutto. Rocco Natalino si è spento il 10 gennaio all’età di 63 anni a causa della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). Originario di Bussi sul Tirino, era un uomo molto conosciuto e stimato. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo nella vita delle figlie, Nensy e Jessica, e della moglie Anna, che gli sono state accanto con amore e dedizione per tutta la durata della malattia.
Muore di SLA, ma il suo esempio resta vivo
Rocco è deceduto per arresto cardiaco dopo anni di lotta contro la SLA. I primi sintomi erano comparsi nel 2012, con diffuse fascicolazioni muscolari. Nel 2016, a seguito di un intervento di tracheostomia, era costretto a letto. Nonostante le difficoltà, non ha mai smesso di sperare in una cura, arrivando persino a procurarsi un farmaco dall’India a proprie spese.
Di professione operaio metalmeccanico, Rocco aveva una grande passione per l’agricoltura, in particolare per la coltivazione degli ulivi. Era un uomo rispettato e amato dalla sua comunità, non solo per il suo carattere, ma anche per la forza con cui ha affrontato ogni giorno la malattia.
La moglie Anna: "un vuoto incolmabile"
Tre giorni dopo la sua scomparsa, la moglie Anna ha condiviso un messaggio toccante nel gruppo Facebook ALS-SLA Andata e Ritorno:
“Caro gruppo, il 10 gennaio mio marito Rocco Natalino ci ha lasciati. Ha lottato per 10 anni contro la bestia, dando esempio di forza e amore. Non si è mai scoraggiato e ci ha trasmesso il coraggio di andare avanti. Ora ci resta un vuoto immenso e incolmabile. Lui voleva vivere, e chiunque lo abbia incontrato ha imparato cosa significhi davvero vivere e amare. Sono certa che da lassù avrà un pensiero per tutti voi guerrieri”.
Jessica, il percorso di studi e il supporto di Radio ISAV
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Tra le due figlie, Nensy ha trovato presto lavoro e si è trasferita fuori regione, pur restando sempre vicina alla famiglia. Jessica, invece, è rimasta a casa per proseguire i suoi studi presso l’Università degli Studi di Teramo, indirizzo Consulenza del Lavoro.
Nonostante le difficoltà legate alla perdita del padre, Jessica ha continuato il suo percorso formativo, iniziando anche a lavorare presso l’ufficio CAA di Coldiretti a Scafa. Proprio per questo, Radio ISAV ha scelto di sostenerla concretamente, rimborsandole per il secondo anno consecutivo le tasse universitarie e i libri di studio. Un aiuto che le permette di avvicinarsi al traguardo della laurea con maggiore serenità.
Un ricordo indelebile: il matrimonio di Nensy
Tra i momenti più emozionanti vissuti con il padre, Jessica ha raccontato al Presidente dell’Associazione ISAV e Editore di Radio ISAV, Lorenzo D’Andrea, un episodio che rimarrà impresso nei suoi ricordi:
“Durante la malattia, papà ha avuto una forza incredibile nel portare mia sorella Nensy all’altare. Era sostenuto dal fisioterapista e dagli infermieri, con la macchinetta della tosse accanto a sé. Vederlo miracolosamente in piedi accanto a lei ha commosso tutti.”
Muore di SLA, ma il suo esempio continua a vivere. La storia di Rocco Natalino è quella di un uomo che ha affrontato la malattia con coraggio e dignità, lasciando un segno indelebile nella sua famiglia e nella sua comunità. Anche se non è più fisicamente presente, il suo insegnamento resta una guida per chi ha avuto il privilegio di conoscerlo.