Lorenzo D’Andrea ha intervistato Mauro Menzietti, direttore dell’Istituto Acustico Maico, durante l’evento Nonno Ascoltami che si è tenuto in piazza della Rinascita a Pescara domenica 6 ottobre.
La storia e la missione dell’Istituto Acustico MAICO
Maico ha una missione chiara: aiutare le persone con ipoacusia a comunicare meglio, migliorando così la qualità della loro vita.
Fondata nel 1937 a Minneapolis come Medical Acoustics Instruments Company, Maico è approdata in Italia nel 1957, anno in cui Serafino Menzietti ha iniziato la sua lunga avventura con l’azienda. Nel 1964, Menzietti ha rilevato il brand, e oggi l’Istituto Acustico Maico è una delle aziende più solide del centro-sud Italia, con sedi in Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Lazio e Umbria.
Nel 1998, suo figlio Mauro Menzietti è entrato nell’azienda, diventandone amministratore dopo alcuni anni. Mauro è una figura di spicco nel settore audioprotesico: presidente dell’ANA (Associazione Nazionale Audioprotesisti), membro del Board dell’AEA (European Association of Hearing Aid Professionals), e direttore della rivista L’Audioprotesista, organo ufficiale della categoria.
Con Udito Italia Onlus, fondata nel 2009, Menzietti rappresenta l’Italia presso il World Hearing Forum dell’OMS di Ginevra. Sempre attento alla prevenzione, ha creato l’evento Nonno Ascoltami!, la più grande iniziativa di sensibilizzazione sui disturbi uditivi organizzata in piazza in Italia. Grazie all’impegno di Udito Italia Onlus, l’evento ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi, come il patrocinio della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Salute, il supporto dell’OMS e la Medaglia della Presidenza della Repubblica.
Intervista al direttore Mauro Menzietti
Lei è l’organizzatore di questa campagna di sensibilizzazione. Mauro, 15 anni di queste giornate, una grandissima soddisfazione, giusto?
Esatto, quest’anno abbiamo deciso di festeggiare con un vero e proprio villaggio della prevenzione, insieme ad altre associazioni che, come noi, operano sul territorio, ma non solo. Crediamo sia importante avvicinare i cittadini, scendere in piazza per incontrare la gente, offrendo momenti di consapevolezza e prevenzione. Questo è quello che stiamo facendo. L’iniziativa è partita dalla piazza di Pescara e ha raggiunto centinaia di piazze in Italia, tra cui piazze importanti come Torino, Milano, Napoli, Bari. Abbiamo toccato anche migliaia di piccoli comuni, dove siamo andati a fare prevenzione, incontrando centinaia di migliaia di persone. Oggi, come sempre, le nostre tende sono affollate di persone che vogliono parlare con un medico, chiedere consigli, o capire meglio il problema dell’udito, che è troppo spesso trascurato o sottovalutato.
La formula vincente di "Nonno Ascoltami!"
L’udito è un tema di cui si parla poco. E voi, da 15 anni, avete fatto in modo che se ne parli.
Sì, è una grande soddisfazione. Siamo partiti da una piccola piazza, e ora siamo membri attivi del direttivo del Forum mondiale dell’udito, dell’Organizzazione mondiale della sanità. Pensate, su 200 organizzazioni in tutto il mondo, noi siamo uno dei 10 membri del direttivo. È incredibile che da Pescara siamo arrivati fino alla cabina di regia mondiale per le politiche di prevenzione e sensibilizzazione.
“Nonno ascoltami” è un vero modello vincente. Ma cosa è cambiato in questi 15 anni?
In realtà, poco. La formula rimane la stessa: una domenica di festa, come oggi, con un bel sole che rende tutto ancora più piacevole. È bello vedere le famiglie intere partecipare a questa azione di prevenzione. Quello che è cambiato è la squadra, che è cresciuta sempre di più. Abbiamo coinvolto sempre più persone, attivisti della prevenzione, che insieme a noi hanno coltivato il sogno di migliorare l’udito per le generazioni future. È una semina i cui frutti vedremo nel tempo.
La prevenzione parte dai giovani
Parliamo di prevenzione. Si fa solo sulle persone adulte o è importante anche per i giovani?
Bravissimo, la vera prevenzione si fa sui giovani. Oggi, chi sente bene deve sapere che può e deve conservare l’udito, perché è un bene prezioso per tutta la vita. L’esposizione al rumore, le cuffiette, suoni forti, il lavoro rumoroso: tutto questo consuma l’udito in modo drammatico. Bisogna far capire ai ragazzi di abbassare il volume delle cuffie, altrimenti il loro udito non arriverà a 70 o 80 anni. Lo stesso vale per i lavoratori esposti a rumori costanti, anche se lì c’è una normativa che li tutela. Prevenzione significa anche dire agli anziani: se hai un problema di udito, affrontalo prima che diventi più grave. Questo è il messaggio per tutta la famiglia, a tutte le età.
Accesso agli apparecchi acustici
Una domanda molto pratica: spesso si parla degli apparecchi acustici come costosi. Dopo un controllo, come si procede per richiederli, soprattutto per chi è in difficoltà economiche?
È una buona domanda. L’apparecchio acustico risolve il 90% dei casi di ipoacusia, ovvero la perdita dell’udito. È uno strumento fondamentale, come gli occhiali per la vista. Per quanto riguarda il costo, esiste una legge che prevede che gli invalidi civili riconosciuti per ipoacusia possano ottenere l’apparecchio gratuitamente tramite le Asl, se hanno i requisiti. Anche i lavoratori, tramite l’Inail, possono accedere a questa opportunità. Ovviamente, ci sono apparecchi per tutte le tasche, ma l’importante è sapere che l’apparecchio risolve il problema e che insieme al medico e ai tecnici audioprotesisti si può trovare la soluzione giusta. Bisogna superare la resistenza e la vergogna: l’apparecchio cambia la vita.
Migliorare la qualità dell’udito significa migliorare la qualità della vita?
Assolutamente sì. Migliorare l’udito ha un impatto enorme sulle relazioni sociali. Poter sentire bene significa partecipare alle conversazioni, alle feste, essere attivi nella vita sociale. Altrimenti si rischia di essere esclusi, e questo cambia completamente la qualità della vita.
Ringraziamo Mauro Menzietti per il suo tempo e per aver condiviso con noi l’impegno costante di Maico nella sensibilizzazione e prevenzione dei disturbi uditivi. Il lavoro dell’Istituto Acustico Maico, che ha raggiunto traguardi straordinari a livello nazionale e internazionale, è un esempio concreto di come la prevenzione possa davvero migliorare la qualità della vita.
Siamo inoltre orgogliosi di ricordare che l’Istituto Acustico Maico è partner di Radio ISAV, sostenendo il progetto che, attraverso i propri utili, rimborsa le spese scolastiche degli studenti figli di malati di SLA, dimostrando così un profondo impegno sociale verso le famiglie in difficoltà.