Nel pittoresco borgo di San Benedetto dei Marsi, oltre 2.000 manifestanti si sono riuniti in un imponente corteo organizzato dall’Associazione Nazionale Animalisti Italiani e dal Partito Animalista Europeo. Questo evento è stato dedicato alla memoria dell’orsa Amarena, tragicamente uccisa da un colpo di fucile il 31 agosto scorso. Alcuni allevatori provenienti dalle zone circostanti hanno causato disturbo con petardi durante la manifestazione, che alla fine è stata scortata dalla polizia.
Questa è stata la seconda manifestazione in onore di Amarena, dopo quella tenutasi a Pescina nella mattinata. Partecipanti provenienti da diverse parti d’Italia si sono uniti per esprimere indignazione e chiedere giustizia per la perdita di questa straordinaria creatura, oltre a sottolineare la necessità di una maggiore protezione per tutte le specie di fauna selvatica.
Gli Animalisti Italiani Onlus hanno mostrato bandiere animaliste con nastro nero in segno di lutto e hanno esposto cartelli di protesta. Alla fine del corteo, alcuni attivisti, guidati dal presidente Walter Caporale, hanno acceso fumogeni rossi, simbolo del sangue versato degli animali innocenti. Caporale ha sottolineato che l’uccisione di Amarena è stata un atto di bracconaggio che ha sconvolto la comunità locale e l’intero paese. Ha anche sollevato l’importanza di punire non solo i colpevoli ma anche coloro che promuovono l’uso del fucile come soluzione ai conflitti tra l’uomo e i grandi carnivori. Ha citato l’esempio in Trentino, dove l’orsa F36 è stata condannata a morte, annunciando che Animalisti Italiani Onlus presenterà un ricorso legale per fermare questa decisione illogica.
Alla manifestazione hanno preso parte anche esponenti del mondo politico, tra cui Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del Partito Rifondazione Comunista, rappresentanti del Movimento 5 Stelle e Maurizio Leonardi Lombardi, Responsabile Nazionale Tutela e Benessere degli Animali del partito Rinascimento di Vittorio Sgarbi. L’assente è stato il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani.
Gli Animalisti hanno concluso affermando che l’anno prossimo desiderano tornare a San Benedetto dei Marsi per inaugurare una statua in memoria di Amarena. Questo gesto è simbolico dell’importanza della biodiversità e sottolinea la necessità di proteggere l’equilibrio ecologico e promuovere una convivenza pacifica tra l’uomo e la fauna selvatica.