Dibattito infuocato al consiglio comunale su presunto giro di mazzette e droga nel settore Lavori pubblici: richieste di dimissioni e proteste

È prevista per questo pomeriggio, alle 18:30, la convocazione straordinaria aperta del consiglio dedicata all’indagine sul presunto giro di mazzette e droga nel settore Lavori pubblici, che ha portato all’arresto dell’ex dirigente Fabrizio Trisi. La seduta è stata richiesta dalle opposizioni e vedrà la partecipazione di 7 associazioni, comitati cittadini, tre parlamentari e un consigliere regionale. Si prevede un dibattito acceso, con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che hanno più volte invitato il sindaco Carlo Masci a dimettersi.

Sono stati registrati diversi interventi da parte dei comitati che nelle scorse settimane hanno organizzato proteste e sit-in davanti al Comune. Tra le associazioni che interverranno vi sono Salviamo viale Marconi, Salviamo il parco di via della Fornace Bizzarri, Salviamo gli orti urbani di via Santina Campana, Nuova Rancitelli, Strada parco bene comune, Non nella nostra città, oltre a Endas e Cgil. Nell’elenco degli interventi figurano anche tre deputati, Luciano D’Alfonso (Pd), Guerino Testa (Fratelli d’Italia), Nazario Pagano (Forza Italia) e il consigliere regionale Vincenzo D’Incecco (Lega).

Durante la conferenza dei capigruppo dello scorso venerdì, il presidente del consiglio comunale Marcello Antonelli ha stabilito alcune regole per il dibattito. In pratica, gli interventi dovranno durare non più di 5 minuti ciascuno e dovranno attenersi all’argomento iscritto all’ordine del giorno (“Gestione del settore Lavori pubblici e finanziamenti Pnrr”), senza fare riferimento all’indagine giudiziaria in corso che coinvolge alcuni dipendenti del settore Lavori pubblici dell’ente. Tuttavia, alcune associazioni hanno già protestato contro queste regole, affermando che parlare della gestione del settore Lavori pubblici senza fare riferimento all’indagine sarebbe un ossimoro.

Anche l’opposizione è in stato di agitazione. “La richiesta di questa seduta straordinaria in forma aperta”, ha ricordato il capogruppo del Pd Piero Giampietro, “è stata presentata da tutte le opposizioni in consiglio comunale, poiché il settore Lavori pubblici è sicuramente il più delicato all’interno dell’amministrazione e avrebbe dovuto essere il più efficiente e trasparente, soprattutto in un contesto in cui il Comune di Pescara riceve finanziamenti Pnrr per circa 100 milioni, molti dei quali sono legati proprio alle opere pubbliche”. “Invece, in questi anni”, ha aggiunto, “vasti settori della città hanno denunciato i risultati scadenti della programmazione e dell’esecuzione di molti interventi voluti dalla giunta Masci, e viale Marconi ne è una prova.

Ora siamo arrivati al punto zero, in un caos purtroppo annunciato al di là delle singole vicende giudiziarie, e la città vuole delle risposte”.

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