Lorenzo Dattoli, 52 anni, titolare di Carbotech e Isomec è stato eletto Presidente di Confindustria Medio Adriatico nell’assemblea dei soci che si è tenuta oggi alle 16:30 presso l’Auditorium dell’Università Chieti-Pescara in via dei Vestini. Rappresenterà gli industriali di Pescara, Chieti e Teramo per quattro anni, fino al 2029, nonché Confindustria Abruzzo nei tavoli nazionali per il biennio 2025-2026.
Lorenzo Dattoli succede a Silvano Pagliuca

Dopo quasi 6 anni di Presidenza, Silvano Pagliuca, passa il testimone a Lorenzo Dattoli. Prima del manager di Fastweb, era stato Gennaro Zecca il primo Presidente della fusione di Confindustria Chieti con Confindustria Pescara (fino al 2014 le due associazioni erano divise ed indipendenti). L’associazione di imprese abruzzesi ha ringraziato il Presidente uscente per l’ottimo lavoro svolto. Tra tutte le attività portate avanti in questi anni, una su tutte: l’esser riuscito ad unire Confindustria Chieti Pescara a Confindustria Teramo.
Pagliuca ha iniziato il suo ultimo discorso da Presidente con un “Grazie”, sottolineando che durante il suo mandato ha cercato di preoccuparsi delle esigenze delle imprese, cercando di sbagliare il meno possibile. Negli anni ha cercato di valorizzare la brand reputation di Confindustria, rendendola più autorevole e utile per gli associati. Ha cercato di portare la tecnologia all’interno dell’associazione migliorando anche tutti gli aspetti organizzativi. Con la politica non si è andati sempre d’accordo, anche su argomenti come infrastrutture e zona zes, che nel 2019 sembravano utopia.
Il discorso d’insediamento agli imprenditori abruzzesi di Lorenzo Dattoli

“Ho sempre creduto nel lavoro di gruppo, accetto suggerimenti. Il contesto geopolitoco è delicato, anche con la presenza di molta disinformazione. L’amministrazione Trump ha indetto dazi a tutti paesi, queste politiche sono una sfida per le economie italiane. Il 2025 si profila come un anno cruciale, con opportunità che potrebbero ridefinire gli equilibri mondiali. Le recenti elezioni in Germania si spera possano avviare un governo di riforme che si riversino in Europa e in Italia. La strategia dell’Europa sulla sostenibilità è essenziale, creando un quadro solido e di cooperazione. In Italia la crescita prevista per quest’anno è dello 0,8%. Si deve promuovere l’innovazione, con una politica industriale europea. L’Abruzzo ha subito un ribasso dell’economia del 4,5% con un calo drastico per il settore dell’automotive del 22%. Ci aspettiamo di vedere un cambiamento, con il fondo dedicato proprio a questo settore, fondamentale per la nostra regione. Durante questa tempesta, Confindustria è stato l’unico ente capace di supportare le aziende, stimolando, interloquendo e rappresentandole. La forza di Confindustria sta nella grande diversità dei settori dove è coinvolta. L’industria deve investire nel contesto sociale dove opera. Obiettivi: transizione ecologica, decarbonizzazione e neutralità tecnologica, nucleare di ultima generazione, innovazione e ricerca, semplificazione amministrativa. Dobbiamo avere coraggio e determinazione ma anche idee”.