OPI di Pescara condanna l’aggressione all’Ospedale di Pescara

OPI di Pescara, l’ordine delle professioni infermieristiche della nostra città, condanna fermamente quanto accaduto ieri al reparto di Oncologia dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara. Al decesso di un paziente ricoverato nella struttura, quaranta persone hanno aggredito il personale sanitario.

OPI di Pescara vicino agli operatori aggrediti

L’ordine delle professioni infermieristiche di Pescara, con a capo la Presidente Irene Rosini e il Vicepresidente Giuseppe Di Maggio, tramite un comunicato stampa pubblicato sul proprio portale, esprime solidarietà per quanto accaduto ai colleghi che lavorano in ospedale. Di seguito la nota:

“L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Pescara condanna fermamente l’aggressione avvenuta presso l’Unità Operativa di Oncologia di Pescara nella giornata del 13 Settembre 2024. Esprimiamo la nostra più sincera vicinanza e solidarietà ai pazienti ricoverati, alle loro famiglie e a tutto il personale in servizio, che si trova a dover affrontare situazioni difficili con grande professionalità e dedizione.

Gli episodi di violenza, verbale o fisica, che si verificano all’interno delle strutture sanitarie sono inaccettabili e non devono essere tollerati. Essi non solo compromettono la serenità e la sicurezza dell’ambiente di cura, ma rappresentano anche un atto di grave ingiustizia nei confronti di chi lavora ogni giorno al servizio della comunità.

L’Ordine auspica condanne esemplari per i responsabili di tali gesti e richiama l’attenzione delle autorità competenti sulla necessità di una maggiore sorveglianza all’interno delle unità operative. È fondamentale garantire un ambiente sicuro e rispettoso per i pazienti e per tutti i professionisti sanitari, che meritano di svolgere il proprio lavoro senza essere vittime di aggressioni.”

I dettagli di quanto successo

Dopo il decesso di un parente, quaranta persone, di origine Rom, sono entrate di forza nel reparto di oncologia. Gridando e insultando chiunque si trovassero davanti, hanno forzato le porte e ribaltato tavoli. Si sono scagliati contro medici, infermieri e altri operatori sanitari nel tentativo di farsi giustizia.

Per sedare gli animi è inizialmente intervenuta la guardia giurata che, impotente di fronte a quanto stava succedendo, ha deciso di chiamare subito la polizia e i carabinieri. Si è riusciti a riportare la calma con le forze dell’ordine, che hanno addirittura scortato la salma fino all’obitorio.

L’ordine dei medici è deciso a scendere in piazza per chiedere più sicurezza. Gli operatori sanitari di tutt’Italia, secondo gli ultimi dati, hanno subito nell’ultimo anno circa 50 aggressioni al giorno. Una situazione drammatica, considerando che a pagare sono proprio quegli operatori che sono in prima linea nei reparti. Dopo Bolzano e Reggio Calabria, anche Pescara è nella lista nera delle città in cui è successo un grave episodio di aggressione agli operatori sanitari.

Anche Radio ISAV si unisce all’OPI di Pescara per esprimere vicinanza alle famiglie dei dipendenti dell’Ospedale di Pescara e per augurare una pronta guarigione a tutti gli operatori sanitari aggrediti.

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Una risposta

  1. Sicuramente quanto è accaduto a Pescara è da condannare senza nessuna remora, ma bisognerebbe conoscere bene il motivo e i motivi di tanta aggressività in generale sta avvenendo in gran parte delle strutture ospedaliere nazionali, non credo che tutti gli italiani siano impazziti diventando violento e aggressivo, cerchiamo anche di capire il perche’ si verificano così tanti episodi di questo tipo e cerchiamo di dare delle risposte e dare anche delle soluzioni concrete, altrimenti non ne usciamo fuori.

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