Il festival Pescara a Luci Gialle, ideato e organizzato dal Rotary Club Pescara Nord e dall’associazione culturale Numerozero, sta per fare il suo ritorno dopo una pausa dovuta alla pandemia. Questa terza edizione, patrocinata e sostenuta dai comuni di Pescara e Sulmona, nonché da enti e imprese private con Unigross, Fondazione Europa Prossima e Fondazione Pescarabruzzo come main partner, porterà autori e appassionati di letteratura del genere “giallo” a Pescara.
L’evento si distingue per il suo approccio tematico: gli autori non vengono selezionati in base all’ultimo libro pubblicato ma piuttosto in relazione agli argomenti da affrontare. Giornalisti, colleghi scrittori, operatori culturali, abruzzesi e non, conducono incontri e discussioni con gli autori, offrendo al pubblico l’opportunità di partecipare gratuitamente. Il festival avrà luogo dall’14 settembre a Sulmona e dal 15 al 17 settembre a Pescara, coprendo temi che spaziano dal cosy crime alla cyber security, dal romanzo storico ai femminicidi, dal mistery anglosassone alla memoria.
Il Sindaco di Pescara, Carlo Masci, sottolinea il ruolo della città come promotrice della cultura e dell’arte, elogiando l’impegno del comune nel sostenere eventi culturali come questo.
Angela Capobianchi, Direttrice artistica del festival, sottolinea l’importanza di portare autori da tutta Italia e da altri paesi a Pescara e di promuovere la lettura e la cultura letteraria, affrontando tematiche attuali tipiche del genere “giallo”, come la violenza di genere e il cyber crime.
Il festival inizierà a Sulmona il 14 settembre con una cerimonia di apertura e continuerà a Pescara dal 15 al 17 settembre presso la sede della Fondazione Pescarabruzzo. Durante il festival, si terranno incontri e discussioni su una vasta gamma di temi legati al genere “giallo” e alla letteratura del brivido.
Il Presidente del Rotary Club Pescara Nord, Rodolfo Corselli, esprime la speranza che Pescara mostri interesse e curiosità per l’evento, sottolineando il coinvolgimento degli organizzatori nel promuovere la cultura del “giallo”.
