Giancarlo Odoardi, rappresentante della Fiab Abruzzo Molise, solleva delle preoccupazioni in merito alla sicurezza dei ciclisti lungo viale Marconi, sottolineando come la vicinanza delle corsie dedicate alle automobili e ai mezzi pubblici possa creare problemi per chi viaggia in bicicletta.
Odoardi spiega che lui stesso utilizza spesso questa strada in bicicletta, in particolare in direzione nord-sud. Si tiene sulla destra ma all’interno della corsia di marcia dei veicoli, appena a sinistra di quella riservata ai bus, poiché non sa dove altro posizionarsi. Rimane costantemente attento alle sagome dei veicoli e ai rumori. Tuttavia, fa notare che quando un bus si avvicina da destra, non lo vede né lo sente a causa del motore posteriore del bus. La sagoma del bus diventa visibile solo quando è vicino e lo supera quasi, dato che lui si ferma alla fermata. Ma quando il bus riparte e lo supera di nuovo, si sposta istintivamente verso sinistra. Nel frattempo, le auto che arrivano da dietro si spostano anche loro a sinistra per evitarlo, invadendo la corsia del bus che viaggia nella direzione opposta.
Odoardi sottolinea che ciò che è accaduto a Milano pochi giorni fa gli ha fatto riflettere, e teme che una distrazione potrebbe portare a incidenti lungo questa strada.
Inoltre, Odoardi racconta di aver visto una famiglia in bicicletta lungo viale Marconi, con il padre davanti, la madre dietro e la figlia al centro. Viaggiavano in direzione nord, nella loro corsia dedicata, ma un’auto li ha sorpassati, invadendo la corsia del bus. Egli sottolinea che su quattro corsie, sembra che solo due siano effettivamente utilizzabili dai ciclisti, rendendo già difficile e pericoloso per le persone meno abili percorrere questa strada. Pertanto, si chiede se non sia necessario trovare una soluzione alternativa, soprattutto per i bambini e gli anziani, al fine di garantire una maggiore sicurezza.
