Con l’arrivo dei Campionati Italiani FIDAL 2023 all’evento “Pesgara per la Legalità,” le Fiamme Gialle hanno messo in atto un piano d’azione mirato a combattere la contraffazione dei marchi e la pubblicità parassitaria. Questa iniziativa è stata lanciata con l’obiettivo di proteggere gli interessi e i diritti dei consumatori, degli sponsor ufficiali e di tutti gli operatori nel mondo dello sport, contrastando la contraffazione e il cosiddetto “ambush marketing.”
L’evento “Pesgara per la Legalità” è organizzato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pescara, in collaborazione con il Centro Sportivo della Guardia di Finanza, la Prefettura, altre istituzioni locali e l’A.S.D. Passologico.
L’ambush marketing è una pratica promozionale sempre più diffusa, in cui inserzionisti non autorizzati legano il proprio marchio a eventi sportivi di risonanza nazionale o internazionale, danneggiando sponsor e partner ufficiali. Lo scopo è ottenere un vantaggio commerciale illecito sfruttando la visibilità dell’evento, evitando i costi dei contratti di merchandising. Questa tattica può consistere nell’associare un marchio a un atleta partecipante o nel posizionare marchi su bancarelle che distribuiscono omaggi agli spettatori, oltre a utilizzare manifesti e cartelloni nell’area dell’evento.
I Campionati Assoluti di Atletica Leggera 2023, svolti nell’ambito di “Pesgara per la Legalità,” essendo un evento molto seguito, potrebbero attrarre taroccatori di marchi contraffatti. Per prevenire ciò, le forze dell’ordine, coordinate dal Comando Provinciale di Pescara sotto il comando del colonnello Antonio Caputo, effettueranno controlli economici del territorio per individuare attività di contraffazione, comunicazione e commercializzazione parassitaria da parte di soggetti non autorizzati. Questi illeciti amministrativi potrebbero comportare multe dall’importo di 100.000 euro fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, comminate dall’Agcom.
Il piano d’azione denominato “Insidias” è stato concepito principalmente per anticipare e contrastare gli effetti negativi della pubblicità illegale. Queste pratiche danneggiano gli organizzatori dell’evento, che subiscono l’utilizzo non autorizzato del loro logo e immagine, gli sponsor ufficiali che hanno investito per acquisire diritti commerciali e che vedono altri marchi concorrenti ottenere una maggiore esposizione mediatica. Ma soprattutto, danneggiano i consumatori, creando l’erronea percezione che il prodotto, anche se realizzato con materiali non sicuri, sia ufficialmente sponsorizzato, il che è in realtà falso.
L’obiettivo di questo piano d’azione è garantire una comunicazione commerciale onesta, veritiera e corretta, a tutela dei diritti di tutti, contribuendo a un ordine giuridico di mercato basato su una concorrenza leale e sulla libertà di scelta economica dei cittadini.”